Banksying: quando chi ami sparisce (e distrugge tutto) all'improvviso
Beatrice LencioniCondividi
Hai presente l'opera di Banksy, "Girl with Balloon"? Quella che, appena battuta all'asta per una cifra record, si è autodistrutta scivolando attraverso un trituratore nascosto nella cornice?
Immagina quella scena. Lo stupore, lo shock, il valore che cambia forma in un istante. Ora, prova a traslare quella sensazione nelle relazioni affettive. Succede, purtroppo. Tutto sembra perfetto, o quantomeno stabile. L'investimento emotivo è alto. Poi, in un attimo, l'altra persona non solo se ne va, ma mette in scena una sparizione così spettacolare e ferocemente improvvisa da lasciare chi resta letteralmente a pezzi.
Benvenuti nell'era del Banksying.
Se ti è capitato, sai che fa molto più male del "semplice" ghosting. Se abiti qui a Torino e ti senti in balia degli eventi, magari passeggiando per Piazza Castello con la sensazione che tutti guardino il tuo smarrimento, sappi che la tua reazione è normale. Sei stata/o vittima di una performance distruttiva.
In questo racconto esploreremo cos'è esattamente questo fenomeno, perché è diverso dalle altre forme di abbandono e, soprattutto, come ricomporre i pezzi del quadro strappato.
Cos'è il Banksying: significato psicologico e differenza dal ghosting
Viviamo in un'epoca di termini complessi per descrivere dolori antichi, ma le sfumature sono importanti. Il termine nasce proprio dall'associazione con l'artista britannico e la sua opera Love is in the Bin (L'amore è nel cestino).
A differenza del Ghosting, dove il partner diventa un fantasma smettendo di rispondere a messaggi e chiamate (una dissolvenza lenta e spesso codarda), il Banksying è un atto di distruzione creativa e feroce.
Si riconosce per tre tratti distintivi:
- L'effetto sorpresa: La rottura arriva quando l'investimento emotivo è al picco o in un momento di apparente stabilità.
- La spettacolarizzazione: Chi lascia lo fa in modo da "fare rumore" o lasciare un segno indelebile, spesso senza dare alcuna possibilità di replica.
- Il controllo: Come l'artista che preme il bottone per triturare la tela, chi agisce in questo modo vuole avere il controllo totale sulla narrazione della fine.
Perché succede? La mente narcisista o evitante dietro la rottura
Molti clienti che incontro nel mio studio a Torino mi chiedono: "Perché? Cosa ho fatto di sbagliato?". La risposta, spesso dura da accettare, è che tu non hai fatto nulla. Questo comportamento dice molto di più su chi lo agisce che su chi lo subisce.
Spesso ci troviamo di fronte a profili con tratti narcisistici o evitanti portati all'estremo. Per queste persone, la relazione non è uno scambio alla pari, ma un palcoscenico. Quando la relazione diventa troppo "vera" (paura dell'intimità reale), scatta il meccanismo di fuga. Ma invece di scappare in silenzio, distruggono tutto per assicurarsi che non ci sia via di ritorno. Lasciare qualcuno in stato di shock garantisce di rimanere indimenticabili: è una forma distorta di immortalità nella mente dell'altro.
Differenze tra Ghosting e Banksying: tabella comparativa
Per capire meglio cosa stai vivendo, ecco una semplice mappa concettuale:
| Caratteristica | Ghosting | Banksying |
|---|---|---|
| Modalità | Silenzio progressivo o improvviso | Rottura scenografica e scioccante |
| Obiettivo inconscio | Evitare il conflitto | Creare un trauma / Lasciare il segno |
| Ruolo di chi resta | Persona ignorata | Pubblico forzato |
| Possibilità di ritorno | A volte ("Zombieing") | Quasi nulla (il legame è "triturato") |
Come sopravvivere a una rottura traumatica a Torino: consigli pratici
Se ti riconosci in questa descrizione, il dolore che provi è legittimo. È un trauma relazionale vero e proprio. Ma si può risalire la china, un passo alla volta.
1. Smetti di cercare la logica.
Non cercare di incollare le striscioline di carta. Chi fa Banksying non agisce secondo la logica dell'amore o del rispetto, ma secondo la logica del proprio ego. Analizzare i suoi "perché" ti tiene legato/a alla sua performance.
2. Non fare da pubblico.
L'altra persona voleva lo spettacolo. Non darglielo. Bloccare i contatti, evitare di controllare i social, non chiedere spiegazioni che non arriveranno mai è il primo atto di cura verso se stessi.
3. Riscrivi la tua narrazione.
Lui o lei ha distrutto l'opera d'arte che eravate insieme. Ma tu sei ancora l'artista della tua vita. A Torino, spesso consiglio di fare lunghe passeggiate al Parco del Valentino o di ritagliarsi un momento in un caffè storico con un quaderno. Scrivi come ti senti, ma scrivi anche chi eri prima di questo evento e chi vuoi essere domani.
4. Chiedi aiuto (non clinico, ma umano).
A volte serve una guida per uscire dal labirinto. Il counseling relazionale serve proprio a questo: non a "curarti" (non c'è una malattia!), ma a aiutarti a spostare il focus da chi distrugge a te che costruisci.
Lavorare su di sé permette di trasformare quel "quadro distrutto" in un'opera nuova, magari ancora più preziosa, proprio come è successo all'opera di Banksy che ha raddoppiato il suo valore dopo essere stata tagliata.
FAQ: Domande frequenti sul Banksying e sull'abbandono
Il Banksying è una malattia mentale?
No, non è una diagnosi clinica. È un comportamento relazionale disfunzionale che può indicare immaturità affettiva o tratti narcisistici, ma nel counseling ci concentriamo sull'effetto che ha su di te, non sulla diagnosi dell'altro.
Chi fa Banksying può tornare?
Raramente. La distruzione è solitamente pensata per essere definitiva. Se tornano, spesso è solo per "ammirare" le macerie o verificare il proprio potere. È fondamentale proteggersi.
Quanto tempo serve per superarlo?
Dipende. Poiché è uno shock improvviso, la fase acuta può essere molto dolorosa. Con il giusto supporto, però, si può trasformare questo dolore in una grande consapevolezza dei propri confini in pochi mesi.
Cosa posso fare se il pensiero è ossessivo?
Se senti di essere bloccato/a, parlane. Un percorso di counseling breve può aiutarti a sbloccare le risorse che hai già dentro di te ma che lo shock ha momentaneamente congelato.
Supporto counseling a Torino per rotture improvvise
Nessuno ha il diritto di farci sentire "da buttare". Le relazioni finiscono, ma il modo in cui finiscono definisce la caratura umana delle persone. Se hai subito un Banksying, ricorda: l'opera d'arte sei tu, non la relazione. E la tua integrità è ancora lì, intatta.
Se senti il bisogno di parlarne e di rimettere ordine in questo caos emotivo, io sono qui. Ricevo a Torino e online. Il primo passo per uscire dalla cornice è raccontare la tua storia a chi sa ascoltarla senza giudizio.