Oltre il Giudizio: La Tela della Nostra Autenticità

Oltre il Giudizio: La Tela della Nostra Autenticità

Beatrice Lencioni

L’opinione altrui può determinare la nostra vita?

Ed il nostro pensiero come può essere utile nella realizzazione dei nostri sogni?

Nel vasto mosaico dell'esistenza, l'opinione di un altro essere umano si manifesta come un piccolo frammento, un tassello di colore nella nostra esperienza della realtà. Ma la realtà è una tela vasta e sfumata, intessuta dai fili dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e delle nostre esperienze. Le opinioni degli altri possono essere pennellate sulla nostra tela, ma siamo i pittori delle nostre vite.

Ogni individuo è un regista, un autore e un protagonista nella propria storia.

Le opinioni altrui possono essere come sceneggiature, suggerimenti o riflessi nel nostro specchio, ma il potere di dare vita alla nostra narrazione risiede in noi stessi. La realtà è un palcoscenico in cui possiamo recitare la parte che scegliamo, indipendentemente dalle opinioni circostanti.

Non permettere che l'opinione altrui diventi il regista della tua realtà.

Sii il regista del tuo destino, il pittore della tua esperienza e l'autore del tuo racconto. Libera la tua creatività e lascia che il tuo spirito danzi sulla scena della vita con passione e consapevolezza.

Le opinioni degli altri possono influenzare la nostra percezione della realtà, ma la realtà stessa è un concetto più ampio e complesso che va al di là delle opinioni individuali.

A tal proposito, si parla tanto ultimamente di fisica quantistica applicata alla mente, ma cos’è?

Andiamo un po’ indietro nel tempo, nel lontano 1909, in un laboratorio di fisica, il misterioso Geoffrey Ingram Taylor condusse esperimenti pionieristici sui fotoni, quei messaggeri dell'universo che sfidano la logica. In un atto di ribellione cosmica, essi furono lanciati contro una barriera con due aperture, ma la realtà, ah, la realtà, decise di prendere una strada diversa. Invece di seguire il percorso tradizionale e obbedire alla fisica di tutti i giorni, queste piccole particelle danzavano attraverso entrambi gli spiragli simultaneamente. Come se possedessero una saggezza segreta condivisa solo con il loro osservatore, lo stravagante scienziato che orchestrava il balletto quantico.

 

Il verdetto di questo spettacolo quantico?

L'osservatore aveva influenzato le danze delle particelle, semplicemente con la sua presenza. L'informazione inerente a lui aveva dettato le nuove regole del gioco, guidando le particelle lungo il loro cammino tra le due fenditure.

Nel 1998, una nuova performance fu messa in scena presso il Weizmann Institute d'Israele. Con attrezzature più raffinate e sensibili, lo spettacolo continuò, confermando il risultato precedente e rivelando un altro segreto: più occhi erano puntati su di loro, più le particelle erano influenzate dall'attenzione degli osservatori.

In breve, questo affascinante esperimento ci sussurra che la realtà è un balletto tra osservatori e ciò che è osservato. Questo concetto ci porta all'interpretazione di Copenaghen, una creazione mentale di Niels Bohr e Werner Heisenberg, entrambi insigniti del Nobel per la Fisica nei primi decenni del Novecento. Essi ci raccontano che l'universo è un caleidoscopio infinito di possibilità sovrapposte, danzanti in sincronia come potenziali. E l'atto dell'osservazione umana decide quale di queste possibilità si materializzerà. In altre parole, ciò in cui crediamo e ciò che aspettiamo di vedere diventa la realtà.

Ma perché queste visioni rivoluzionarie non sono abbracciate a pieno dalla comunità scientifica?

Beh, amici miei, queste sono teorie che scuotono le fondamenta delle nostre convinzioni radicate. Siamo stati allevati a credere in una realtà oggettiva, indipendente da noi stessi. Anche se antiche culture orientali, nell'abbraccio della Maya, vedevano la realtà come un'illusione, è passato troppo poco tempo da queste scoperte pionieristiche. Ci vorranno generazioni per integrare questo nuovo paradigma nella coscienza collettiva.

Oggi, persino la fisica quantistica ci sussurra che la realtà è come un sogno. Le conseguenze di queste verità profonde sono immense: siamo creatori attivi della realtà, plasmandola con il nostro sguardo. Il nostro cervello, nell'affascinante spettacolo della mente, potrebbe elaborare la realtà come un ologramma, trasformando la luce del nostro pensiero in memorie che prendono forma. Siamo esseri di energia, e quando osserviamo e pensiamo, risvegliamo l'ologramma della realtà, svelando le memorie non solo nel nostro campo individuale, ma anche nell'ampio campo elettromagnetico a cui apparteniamo.

E cosa significa tutto ciò nella nostra vita quotidiana?

Significa che non esiste una realtà indomabile, poiché la costruiamo nei confini della nostra mente. Attraverso il potente raggio del nostro pensiero, noi siamo il laser che fa emergere l'ologramma. Ecco un esempio: immagina un parcheggio vuoto o visualizza una serata perfetta con dettagli vividi, e vedrai tali visioni prendere forma nella realtà circostante. Coloro che hanno sperimentato questo potere della mente sanno che l'immaginazione ha il potere di plasmare la realtà.

Ma allora, perché non otteniamo sempre la realtà che desideriamo?

Il nostro cervello, con le sue differenti frequenze elettriche, ciascuna con un suo ruolo nell'orchestrazione della realtà, elabora dati a velocità diverse. La Beta è l'artefice del mondo esterno e del pensiero razionale, mentre l'Alfa ci guida attraverso le sfumature dell'emozione e del pensiero interiore. La Theta danza con il subconscio e l'inconscio collettivo, dando forma al nostro senso di esistenza. La Delta intreccia con l'inconscio collettivo e la Gamma sfiora la realtà multidimensionale. Si dice che Theta-Delta elabori la realtà 500.000/1.000.000 di volte più velocemente della Beta. Il nostro stato cosciente è troppo lento per cogliere questo miracolo, quindi lo chiamiamo "inconscio", poiché è il segreto nascosto.


E allora, cosa fare?

Dobbiamo sciogliere il velo tra questi strati della mente e del mondo, danzando nella sinfonia dell'esistenza. Possiamo tentare vari approcci. Per le cose più semplici, basta visualizzare, facendo danzare il pensiero nelle profondità dell'Alfa e della Theta. Oppure, possiamo lavorare sul retro pensiero, nel santuario del subconscio, attraverso la meditazione, il profondo rilassamento e il controllo della mente. Possiamo attivare Alfa e Theta, rimanendo svegli, per guidare il nostro subconscio verso il nostro desiderio.

Questi meccanismi sono le fondamenta della teoria che la qualità del pensiero plasmi la qualità delle situazioni che attiriamo. La scienza ci ha insegnato che il pensiero negativo può indebolire il nostro sistema immunitario, creando un destino di malattia. La convinzione di essere malati può trasformare il corpo in un campo di battaglia. Lo stesso accade quando crediamo di essere sfortunati, di essere respinti, o di essere destinati al fallimento. Questi pensieri tendono sempre a creare una realtà di negatività e delusione.

Siamo creatori di realtà, artisti dei nostri mondi interni ed esterni. Ogni pensiero è un pennello, e ogni credenza è una tavolozza. Dipingiamo il nostro universo, così come dipingiamo noi stessi.

Possiamo cambiare la realtà con il potere della nostra mente, basta solo ricordarlo.

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